Collezione: Vetro soffiato

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L'antica tecnica del vetro soffiato

Anche se oggi il vetro soffiato è sempre più raro dal momento che utilizza una lavorazione di tipo "artistico" che, nonostante utilizzi una procedura che non richiede strumenti tecnologicamente avanzati, necessita sicuramente di una destrezza manuale fuori dal comune, ti tipo artigianale e appunto artistico, che si è persa nel tempo.

La tecnica del vetro soffiato è infatti antichissima, da sempre eseguita rigorosamente a mano, da esperti artigiani, che servendosi semplicemente della loro maestria e di una lunga canna, detta "canna da soffio", creano ancora oggi oggetti meravigliosi, unici e irregolari. Ma come funziona la tecnica del vetro soffiato? Molto semplice: in pratica l’artigiano soffia dentro la canna, gonfiando un grumo di vetro riscaldato, che proprio grazie al calore è diventato estremamente malleabile, e lo "gonfia". Una volta gonfiato a piacimento, e prima che il vetro si raffreddi troppo, si procede con la lavorazione per dargli l'esatta forma desiderata, creando bicchieri, ciotole, brocche, e molto altro.

Se il soffio, per intensità e durata, definisce l'ampiezza del prodotto (quindi in base a cosa si desidera creare sarà più o meno grande) ed è relativamente semplice, è invece proprio nella fase successiva, ovvero la "modellazione" del vetro, che si vede tutta l'abilità dell'artigiano: il modellatore del vetro, infatti, è in grado di far prendere al vetro soffiato la forma desiderata, intervenendo velocemente dal momento che deve approfittare della finestra di tempo ristretta, prima che il vetro solidifichi nuovamente, con l'aiuto di pochi semplici strumenti come martello, pinze e forbici. In caso di errore, bisogna ricominciare da capo, ovvero scaldare nuovamente il vetro sulla fiamma per renderlo nuovamente malleabile e ripetere le fasi di lavorazione. Insomma, soffiare e modellare il vetro è tutt'altro che semplice: pensiamo solo che un artigiano soffiatore e modellatore impiega normalmente dai 5 ai 10 anni per acquisire una tecnica abbastanza buona.

 

Le caratteristiche del vetro soffiato

Le caratteristiche del vetro soffiato a bocca sono incredibili, perché danno vita a oggetti unici, in cui nessuno sarà mai esattamente uguale agli altri creati con la stessa tecnica: quindi diciamo innanzitutto una caratteristica di unicità. In secondo luogo, la bellezza dei colori (quando non si tratta di oggetti trasparenti): ogni pezzo, essendo appunto unico, ha sfumature, striature e giochi di colore sempre diversi, diventando vere e proprie opere d'arte in miniatura. La terza caratteristica è sicuramente l'irregolarità o imperfezione: proprio perché unici, non aspettatevi oggetti perfetti, sempre della stessa esatta misura, sfericità, spessore. Ogni pezzo è storia a sé. Ultime, ma non meno importanti caratteristiche, sono robustezza e resistenza, che ovviamente variano in base allo spessore ottenuto.

 

Il vetro soffiato marocchino

Quando pensiamo al vetro soffiato ci viene immediatamente in mente il vetro di Murano, una delle eccellenze dell'artigianato italiano. E infatti proprio la scuola di Murano rappresenta oggi una delle tradizioni più antiche e raffinate nell'ambito del vetro soffiato. Ma sarebbe sbagliato attribuire a questa tecnica antichissima una connotazione geografica così ristretta: le prime prove di soffiatura del vetro provengono infatti dal quartiere ebraico dell'antica città di Gerusalemme, oltre 2000 anni fa. Come molte altre, anche l'invenzione del vetro soffiato coincise con l'istituzione dell'Impero romano nel I secolo a.C., che aumentò la diffusione di questa nuova tecnologia e che la diffuse in tutte le sue aree nel mondo: dal Libano a Israele, da Cipro all'Egitto, e da lì in tutto il nord Africa, Marocco compreso. Quindi, anche la tecnica di soffiatura del vetro tradizionale marocchina ha origini antichissime, ed è rimasta invariata nei secoli, continuando a tramandarsi di padre in figlio in piccole botteghe artigiane, senza mai ingrandirsi su più larga scala e quindi mantenendo la caratteristica completamente artigianale e manuale del processo.